Ieri si sono svolte le qualifiche per la seconda tappa del circuito austriaco, probabilmente la sessione per decidere la griglia di gara più emozionante fino ad oggi. Finalmente si tornano a vedere i tifosi sugli spalti, un muro arancione pronto a sostenere l’attuale leader della classifica, Max Verstappen, e qualche bandiera del cavallino, immancabile sugli spalti della Formula 1.
Q1
Dai primi tempi il risultato sembrava essere poco distante a quello della settimana precedente, con i soliti quattro a governare la testa della griglia, ovviamente capeggiati da “Super Max”, con Hamilton ancora ad inseguire e le due seconde guide a difendere le posizioni limitrofe. Per quanto riguarda la coda della classifica appariva tutto molto simile all’anno scorso, con le due scuderie motorizzate Ferrari in netta difficoltà, ma con Ocon escluso a sorpresa da Giovinazzi, in netto miglioramento rispetto alla scorsa stagione. Da sottolineare anche come il motore Mercedes sia parso molto più prestante in questa settimana, almeno per quanto riguarda le squadre satellite, in particolare la Williams di George Russel.
Q2
La seconda parte delle qualifiche è stata quella che ha visto protagonista proprio il pilota inglese, in senso molto positivo, e la scuderia di Maranello, nettamente in quello negativo.
Dopo svariati tentativi con gomma gialla per i piloti che ambivano alla top ten, per partire con una strategia di gara avvantaggiata il giorno successivo, si è delineata la classifica dei primi dieci che ha visto esclusa proprio la Ferrari. I due piloti della rossa hanno provato a strappare il crono con la proprio con gomma soft, ritrovandosi al limite della classifica negli ultimi secondi della sessione, quando ancora dovevano passare la linea del traguardo George Russel e Valteri Bottas. Per quanto riguarda il secondo era quasi una certezza l’entrata in Q3, la sorpresa della giornata è infatti arrivata dal primo, forse successore del finlandese. Era dal Gran Premio d’Italia del 2018 che una Williams non riusciva ad entrare nell’ultima sessione di qualifica, ma il talento della scuderia britannica, dopo esserci andato vicino la settimana scorsa, ci è finalmente riuscito, escludendo di fatto entrambe le Ferrari, anche se per pochi millesimi di secondo.
Q3
Dopo questa bellissima sorpresa, almeno per la squadra di Grove, città natale della Williams Racing, non si sospettava niente di più eclatante. A seguito dell’esclusione di Ricciardo nel Q2, che sembra esser tornato in difficoltà sulla nuova macchina già dal gran premio precedente, nessuno si sarebbe aspettato quello che effettivamente è andato in atto. Lando Norris, altro giovane talento inglese, è riuscito a mettere la sua macchina davanti a entrambi i piloti della scuderia madre con un giro che ha sfiorato la pole proprio per quarantotto millesimi di secondo. È ormai evidente come la Mercedes, dopo sette anni di dominio assoluto, sia ora in difficoltà, piazzando le proprie macchine rispettivamente in quarta e quinta posizione. L’unico in grado di battere il giro record della McLaren di Norris è stato proprio Max Verstappen, in ulteriore allungo sul diretto inseguitore, Hamilton.
Tornando in casa Ferrari, le macchine sembrano comunque aver dimostrato un ottimo passo gara, il che, dopo la splendida gara di Leclerc nel primo appuntamento in Austria, non lascia a destini certi per quanto riguarda la classifica finale. Altra notizia molto importante è anche la penalità data a Vettel dopo il termine della sessione per aver ostacolato Fernando Alonso nel secondo tentativo in Q2.
Se le qualifiche sono state eccitanti, non si aspetta altro che lo spegnimento dei semafori, per vedere se la RedBull continuerà ad allungare sulla diretta avversaria, se Norris si difenderà dagli inseguitori fino alla fine e se le rosse si comporteranno come nella scorsa gara, sarà la pista a parlare.