Intervista ai Gravestone

Come ormai sappiamo, il 12 Gennaio 2019, presso il Satyricon Live Music Club di Alatri, si è tenuta la terza edizione del Leo 4 Music, organizzata dal Leo Club Palestrina Colleferro: concerto di beneficenza, finalizzato alla raccolta fondi per il Tema Operativo Distrettuale (T.O.D.) “Progetto Euterpe”, con l’intento di raccogliere fondi per l’acquisto di kit musicali da donare a strutture che ospitano minori in difficoltà, volendo aiutare questi ultimi attraverso la musicoterapia. (potete trovare informazioni riguardo la serata qui).

Sul palco si sono susseguite quattro band, ognuna delle quali è stata intervistata durante la serata e di cui vi abbiamo riportato le interviste nel corso di queste settimane: Hellretic, Gigantomachia, Hellucination.

La quarta ed ultima band ad esibirsi sono stati i Gravestone, gruppo storico della scena underground tricolore ed abbiamo il piacere di riportare, qui su Lanterna, la loro intervista.

Ragazzi, siete una band storica nel panorama metal italiano: ci raccontate la vostra storia, la vostra carriera artistica, fino ad oggi?

Ci risponde principalmente alla domanda Gabriele Maschietti, chitarrista, coadiuvato durante il racconto dagli altri membri della band: <<I Gravestone nascono nell’ottobre del 1992, da un’idea di Marco Borrani, chitarrista e Massimiliano Buffolino, tastierista. I membri iniziali della band provengono da diverse e variegate esperienze musicali, che non mancano di riversare nella composizione dei brani. Sin da subito, infatti, le sonorità sono particolari e ricercate, con basi death metal influenzate dal funky, dal progressive e da linee melodiche. Dopo poco tempo, iniziarono i live che segnarono sin da subito la creatività ed il trasporto dei membri della band verso il progetto: si susseguirono tantissimi concerti in pochissimo tempo, consentendo ai Gravestone di ritagliarsi un proprio spazio e pubblico nella scena underground>>. Qui intervengono Marco Borrani e Massimiliano Buffolino, memorie storiche del gruppo, per raccontarci di qualche live: <<Alcuni Live sono stati, ad esempio, ad Emergenza Rock nel 1993; o, sempre nel ’93, con i “Sadist”: in quella occasione, la televisione locale Magic TV trasmise parte del concerto ed una nostra intervista. Salimmo poi sul palco del “Metropolis” con i romani “Desecration”, con i quali suonammo anche al “Woodstock” di Brescia, in cui abbiamo letteralmente riempito la sala e poi a Bergamo. Nel ’94 abbiamo rilasciato il nostro primo disco “Simphony of Pain” (scritto volutamente in questo modo). Abbiamo suonato su un’infinità di altri palchi ma, l’ultimo su cui siamo saliti, prima di una pausa durata quasi vent’anni, fu quello del “Circolo degli Artisti” di Roma, nel 1995>>. Qualche attimo di pausa lascia di nuovo spazio a Gabriele Maschietti per riprendere il racconto: << C’è stata poi una reunion nel 2013, per volontà dei nostri Marco e Massimiliano, che vollero riprendere il progetto: reclutarono nuovi membri e firmarono lo stesso anno un contratto con la “Sliptrick Records”, per la durata di tre anni. Purtroppo, ancora una volta, il progetto faceva fatica a decollare ed i membri si divisero di nuovo. Marco Borrani però voleva portare avanti il progetto ad ogni costo e, nel 2016, rimboccandosi le maniche, ha ricercato e trovato dei nuovi membri per la line-up: si uniscono in questa occasione alcuni dei membri odierni, come Massimiliano “Maax” Salvatori al basso ed il famosissimo David Folchitto, in collaborazione, alla batteria; alla voce Alessandro Iacobellis, alle tastiere Fabrizio Di Carlantonio. I “nuovi” Gravestone rilasciano allora, nel Febbraio 2017, “Proud to be dead”. Entra a far parte della band, durante le registrazioni, Gabriele Maschietti che, per mancanza di tempo, non ha potuto registrare le sue parti di chitarra nel cd, ma le sue armonizzazioni danno ancora oggi una grande mano negli spettacoli dal vivo, definendo bene il nuovo e definitivo suono della band. Nei mesi successivi delle sessioni di registrazione, io (Gabriele), Marco e Maax firmiamo due importanti endorsment: Grosmann Guitars e Strings Bulk. Nel Maggio 2017, subito dopo lo spettacolo a Catania con gli “Onslaught”, causa di punti di vista diversi, la band decide di sostituire il cantante, accogliendo Daniele “Secco” Biaggiotti (ex voce dei Lunarsea, degli Hatesound, Metallari Animati , Grea, Jarvis ed altro ancora…). Dopo quasi un anno, in cui la band ha affrontato parecchi live di prestigio come I Am Morbid, Immolation, Agglutination Metal Festival, c’è un nuovo cambio di formazione, che vede tornare dietro la tastiera un piu’ motivato che mai Massimiliano Buffolino. La formazione corrente è quindi Daniele “Secco” alla voce, io e Marco alle chitarre, Massimiliano alle tastiere, Maax al basso e David in collaborazione alla batteria. Per questa occasione, David è stato sostituito da Davide Itri, che ringraziamo calorosamente>>.

Durante questa serata di beneficenza, il tema principale è la Musicoterapia: cosa ne pensate? Siete mai entrati in contatto con questa pratica?

Massimiliano “Maax” Salvatori: <<Per aiutare chi è meno fortunato qualunque mezzo è utile, anche la musica. L’essenziale è voler dare una mano a chi è in difficoltà e, per fare questo, bisogna mettere a disposizone del prossimo i mezzi di cui disponiamo: in questa serata, da musicisti, noi impieghiamo la nostra arte per fare del bene, oltre a donare una parte delle vendite del merchandise al progetto. E’ bello vedere associazioni di ragazzi che si impegnano fattivamente in eventi come questo, dando anche spazio ad un genere musicale spesso non compreso. La musica è un mezzo che funziona a doppio canale, sia per chi la fa, sia per chi l’ascolta, avendo un effetto fortemente catartico aiuta entrambe le parti a liberarsi di qualcosa che viene portato dentro>>.

Aggiunge poi Gabriele Maschietti, fisioterapista oltre che chitarrista del gruppo: <<Sappiamo che la musica è capace di stimolare diverse parti del nostro cervello che generano piacere. Di qualunque genere sia, la musica è capace di suscitare e trasmettere emozioni, aiuta a crescere, a vivere, a guarire, è una componente essenziale della vita, è un mezzo di espressione fantastico. I soggetti con problemi psichiatrici non possono che trovare giovamento in una cura come la musicoterapia, che può aiutarli ad esprimersi con più facilità. Sarebbe bello ed auspicabile insegnare anche ai bambini d’oggi l’importanza della musica, invogliandoli a prendere in mano prima uno strumento musicale, piuttosto che un cellulare, così da aumentare sicuramente il loro estro e la loro espressività, sostenendoli nel loro percorso di crescita. Da un paio d’anni, la musicoterapia è dilagata parecchio ed è passata dall’essere una cura più “di nicchia”, all’essere un metodo utilizzato più su larga scala. Per praticare la musicoterapia bisogna però essere specializzati in quell’ambito, quindi purtroppo noi non abbiamo mai potuto farla attivamente. Sappiamo però che ci sono posti in cui è messa in atto questa pratica, come la Lizard Accademy di Roma, anche se ci farebbe piacere partecipare ad una giornata di musicoterapia, salvo ovviamente gli impegni lavorativi di ognuno di noi>>.

Ultima domanda per voi, ragazzi: ci sono novità in casa Gravestone? Qualche evento dal vivo, dischi in lavorazione?

Gabriele Maschietti: <<Per quanto riguarda i Live, il prossimo che abbiamo in programma è Venerdì 8 Febbraio, al FukSia – Billiards & Rock’n’Live di Roma, insieme agli Antropofagus, ai Nihilo ed ai Thecodontion. Per i lavori futuri, abbiamo intanto due pezzi in uscita, tratti dal primo disco, riarrangiati con la nuova formazione e masterizzati da Mika Jussila, famoso ingegnere del suono della Finnvox Studio, in Finlandia, che ha lavorato anche gruppi di fama internazione come i Nightwish e gli Stratovarius. Stiamo anche scrivendo un nuovo EP: ai lettori di Lanterna, vogliamo dire che sarà un concept album ambientato nella Firenze dei Medici. Potete trovare comunque tutte le informazioni in merito ai Gravestone sui nostri social: facebook, instagram, youtube, twitter.

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