Valmontone, Palazzo Doria Pamphilj: 20 anni di GiocArte, dove i bambini diventano artisti

A Valmotnone 20 anni di GiocArte. Cos’è? Un campo estivo nel quale il laboratorio d’arte ha lo scopo di avvicinare i più piccoli all’arte e alle tecniche artistiche con spirito ludico. Nasce e si svolge all’interno del Museo di Palazzo Doria Pamphilj, dall’idea della dott.ssa Alessia Omero, restauratrice laureata in Conservazione dei Beni Culturali, in collaborazione del Comune di Valmontone e della direttrice del Museo Monica Di Gregorio.

Un’attività extra scolastica, estiva, con il laboratorio che per i bambini non si configura come un impegno di tipo scolastico perché il laboratorio è manualità e creatività e tutto il resto è gioco, movimento merenda e svago. Durante le attività i ragazzi si trasformano in veri e propri apprendisti d’arte manipolando argilla, colori, carta, rame, vengono coinvolti in attività connotate da forte carattere pratico, attraverso l’uso di materiali specifici, acquisendo particolari processi di lavorazione e facendo esperienze plurisensoriali. Non si tratta di semplici lavori di pittura ma di attività complesse che danno risultati sorprendenti: affreschi, dorature, decoupage artistico, pittura su vetro, mosaici, collage polimaterico. I bambini sono occupati in lavori individuali che di gruppo.

«GiocArte da 20 anni rappresenta uno degli appuntamenti didattici più importanti organizzati all’interno di Palazzo Doria Pamphilj – afferma l’assessore alla Cultura di Valmontone, Matteo Leone – In questi anni ho avuto il piacere di scoprire e toccare con mano una realtà consolidata che raccoglie un sempre maggior numero di iscritti. I ragazzi imparano da subito a conoscere la realtà di Palazzo Doria Pamphilj che negli ultimi anni ha visto un’importante incremento nei servizi: dalla biblioteca comunale allo sportello Porta Futuro Lazio passando per il nuovo Museo. Non un semplice centro estivo ma un’esperienza artistica e culturale, un percorso di crescita per i partecipanti, di cui non si può che essere orgogliosi».

La più grande soddisfazione? «Riuscire ad avviare un’attività didattica, un centro estivo, dentro un Museo. Cinque ore sono tante. I bambini fanno la scelta precisa di viverle dentro a un Museo. Un’attività che si svolge da vent’anni e dunque ben avviata» A rispondere è la dott.ssa Omero. Un’attività che riceve sostegno dal Comune di Valmontone, in particolar modo dall’assessorato alla Cultura, gestito da Matteo Leone. «Il rapporto con l’assessore è di grande stimolo per la volontà, la sensibilità ma soprattutto per le opportunità che da a tutti. Tutto ciò che mette in campo lo fa con amore e passione: è stato stimolante in questi ultimi anni lavorare con lui». Il tutto con la collaborazione della direttrice del Museo, Monica Di Gregorio. «Oltre vent’anni che la conosco. Le cose più belle le abbiamo fatte insieme, tra cui microcosmo nel 2019». Nel corso di questi ven’anni la dott.ssa Alessia Omero ha anche eseguito laboratori all’interno delle scuole cittadine. Un’attività che nel futuro potrebbe essere replicata. 

Cosa può dare l’arte ai ragazzi? «Può dare tutto. Innanzitutto la serenità. La nostra attività è anche sociale: lavoriamo con persone affette da disabilità, affiancati da educatori e con il sostegno di Monica Pellacchia. L’arte da anche tranquillità, è uno sfogo e non è detto che devi essere artista, è semplicemnte sfogare le proprie emozioni, dove ci si confronta in maniera ludica. Non c’è la pretesa della perfezione». Per festeggiare il ventennale sarà messa in campo qualche bella sorpresa; promessa della dott.ssa Omero. 

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